Il nostro Viaggio in Russia ha veramente affascinato i partecipanti che hanno potuto ammirare alcuni dei monumenti più belli delle città visitate.
Migliaia di foto scattate dai nostri soci e molti gli apprezzamenti.
La nostra socia Gabriella, al rientro ci ha scritto questo bel commento che pubblichiamo assieme ad alcune foto scattate da Claretta e postate quasi in diretta su Facebook durante il viaggio.
Cosi scrive Gabriella:
La notte del 12-6-2018 si è concluso il viaggio stupendo con meta Mosca, Anello d’oro e San Pietroburgo, iniziato il 4 giugno con l’arrivo nella capitale russa, ricca di storia, ma segnata anche da evidenti contrasti.
Percorrendo, infatti, per chilometri e chilometri strade trafficate e fiancheggiate da tozzi caseggiati popolari, che si succedono tutti uguali, si giunge al cuore pulsante della città, la Piazza Rossa, che, per il suo splendore, lascia letteralmente senza fiato il turista: l’architettura massiccia del Cremlino, San Basilio con i suoi colori bianco, verde, rosso e oro, il mausoleo di Lenin, il cimitero degli eroi, si avvicendano come pagine di un libro di storia e richiamano alla mente episodi, parate militari, delle quali sembra di udire ancora il frastuono. La stessa piazza durante l’escursione notturna offre una visione fiabesca, con le cupole a cipolla e la fortezza, testimone silenziosa di cambiamenti epocali.
Dalla Collina dei passeri, dove il silenzio regna sovrano, si ammira la città sottostante, che brulica di luci e si estende all’infinito. Scendendo dal pendio, si accede al luogo della memoria, dove arde perenne la fiamma, a ricordo dei tanti caduti.
Mosca è aspra e affascinante al tempo stesso, con i suoi preziosi musei, la metropolitana che sfoggia in ogni stazione tecniche artistiche diverse: mosaici, affreschi, stucchi, marmi; è una metropoli in cui palazzoni squadrati si affiancano ad altri avveniristici e, fra tutti, svettano le Sette sorelle volute da Stalin,che si stagliano nel cielo, eleganti nel loro stile inconfondibile. Uscendo dalla periferia nord-est, salutiamo proprio l’ultima delle Sette sorelle e ci dirigiamo verso l’Anello d’oro, che ospita centri antichi con suggestive chiese e basiliche cristiano-ortodosse. In questi luoghi di culto, decorati con icone dorate, un coro perfettamente all’unisono cattura i nostri sensi. Quanta devozione in Russia! Quante chiese! Le più semplici sono in mattoni o in legno, le più sontuose sono dipinte in verde, azzurro e bianco ed hanno le cupole d’oro.
Allontanandoci da Suzdal ci soffermiamo in religioso silenzio davanti alla tomba che custodisce le spoglie di alcuni soldati italiani. Proviamo struggimento e pietà pensando a quei giovani caduti in una terra così lontana dalla loro casa e dai loro affetti.
Un treno veloce che sfreccia fra dacie e boschi di betulle ci porta a San Pietroburgo, dove la meraviglia è totale: è questa, infatti una città stupenda voluta da Pietro il Grande, realizzata per gran parte dal genio artistico italiano. Culla di letterati, artisti, studiosi come Dostoevskij,Puskin,Stravinskij,Pavlov,offre palazzi sfarzosi, coperti di stucchi, marmi e alcuni ornati in foglia d’oro, come il Palazzo d’Inverno, reggia degli Zar, che custodisce i tesori dell’ Ermitage.
Il palazzo di Peterhof ci fa sognare con il suo giardino e le sale riccamente decorate con stucchi d’oro e quello della Grande Caterina ci offre la sala d’ambra, esempio ineguagliabile di raffinatezza e gusto.
La nostra guida, Veronica, colta e competente, ci accompagna anche alla basilica dei Santi Pietro e Paolo , dove riposano gli sventurati Romanov.
Cullati dalle acque della Neva, attenti alle spiegazioni della guida, ammiriamo i palazzi che si affacciano sul fiume: ognuno ha una storia e fra tutti spicca con le sue colonne neoclassiche quello di Yusupov, il giovane principe che pose fine alla vita di Rasputin.
E’ notte a San Pietroburgo e, nonostante la stanchezza, camminiamo sulla Prospettiva Nevski con il sole che non vuole tramontare, mentre nella mente riecheggiano le parole di Battiato: “com’è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire”.
A malincuore la mattina del 12 giugno lasciamo San Pietroburgo, serbando nel cuore il ricordo delle tante meraviglie assaporate in una terra ricca di storia, di fascino e di mistero.