La stella splende più che mai sul Monte Quarin, con grande gioia di tutti e con la speranza che ci guidi verso la fine del lungo e tenebroso tunnel della pandemia.
Non è Natale senza la stella e quest’anno l’abbiamo voluta ancor più vivida, ma con la coda più pallida.
Le Sacre Scritture non dicono molto di più circa i Magi: “Abbiamo visto la sua stella in Oriente”.
Da qualche giorno una buona parte del Friuli può vedere una stella verso Oriente che brilla sul Castello di Cormons, la stella che ormai da tanti anni l’Associazione Fulcherio Ungrispach porta a simbolo del Natale della città.
Ma la coda? Non tutte le comete hanno la coda e neppure quella dei Magi l’aveva, così anche la stella dell’Ungrispach ha una coda ancor meno visibile.
L’ illusione ottica che lo scorso anno, sfruttando le luci sul castello, mostrava la cometa è integrale, quest’anno, con la stella molto più luninosa, non ci aiuta
Cometa con o senza coda quello che conta è lo spirito di amicizia e solidarietà che sta alla base di questa bella iniziativa che indubbiamente rallegra il cielo sopra Cormons ed è ben visibile anche da lontano, fino a Grado.
Nelle notti invernali questa stella accompagna il viaggiatore e gli ricorda le emozioni della fanciullezza, i Natali vissuti.
La stella dell’Ungrispach è un piacevole ritorno ai tempi in cui davvero era emozionante l’attesa del Bimbo Divino.
Il messaggio che ci arriva dal Quarin è ancora uno solo: “Respice stellam”, guarda alla stella, ed è un messaggio di speranza, un augurio luminoso che l’Ungrispach fa a ciascuno di noi.